1° e 2° giorno
– Beau Vallon |
Siamo
arrivati a Mahé dopo una notte di volo e l’isola ci ha
accolto con la sua atmosfera ospitale e ricca di suggestioni. I primi
due
giorni li abbiamo passati in parte pigramente sull’ampia spiaggia di Beau
Vallon e in parte facendo brevi passeggiate nelle immediate
vicinanze
di Beau
Vallon, e gustando pesce freschissimo, crostacei e curry in alcuni ristorantini della zona.
Sulla spiaggia abbiamo conosciuto Sonny,
con il suo
“tavolino-ufficio”,
il quale ci ha convinto a partecipare all’escursione con la sua barca
con fondo
di vetro al Parco Marino di Baie Ternay. |
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3° giorno –
Escursione al Parco Marino di Baie Ternay |
Al
mattino abbiamo partecipato all’escursione organizzata da
Sonny. Si è trattato di un’escursione piacevolissima, che ci ha
consentito di
ammirare i molti pesci colorati fra i massi granitici sommersi lungo la
costa a
sud di Beau Vallon e sulla barriera corallina nel Parco Marino di Baie
Ternay,
dove abbiamo potuto fare snorkelling. Purtroppo non abbiamo avuto la
fortuna di
avvistare le tartarughe marine, che spesso transitano in zona. Dopo lo
snorkelling siamo approdati sull’incantevole spiaggia di Anse du Riz,
raggiungibile solo via mare, dove ci sono state servite delle noci di
cocco
appena colte. La spiaggia è deliziosa con la folta vegetazione,
i massi di
granito levigati dal mare, una piccola laguna d’acqua dolce e la
spiaggia
bianchissima, ricca di frammenti di corallo.
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4°
giorno
– Victoria, e Parco Marino di Port Launay |
Nei due
giorni successivi abbiamo noleggiato una Suzuki
Jimny, con cui ci siamo spinti alla scoperta dell’isola.
La prima tappa è stata Victoria,
la capitale delle
Seychelles, con la sua atmosfera coloniale. Degno di nota è il
mercato, ricco
si profumi e colori. Sui banchi vengono venduti frutta, verdure e
spezie,
disposti in piccoli mucchietti ordinati, mentre le egrette stanno
appolaiate
sull’albero centrale del mercato e sui muretti circostanti, pronte e
scippare
un trancio di pesce dai banchi della pescheria.
La tappa successiva è stata il famosissimo Giardino
Botanico, ricco di tutte le specie vegetali delle Seychelles
(tra cui
le famose
palme Coco de Mer) e di molte piante originarie dell’Africa
continentale. Qui abbiamo
avuto la fortuna di vedere, seppure da lontano, anche i pipistrelli
frugivori,
originari delle foreste dell’isola. Dopo la visita al Giardino
Botanico,
abbiamo seguito la strada di Sans Soucis, che con ripidi tornanti
s’inoltra nel Parco Nazionale del
Morne
Seychellois. La fitta foresta tropicale
lascia
intravedere a tratti casette deliziose che sembrano quasi fagocitate
dalla
vegetazione esuberante. Dopo una breve sosta al belvedere de La
Mission, da cui
si gode una deliziosa vista verso la costa occidentale, abbiamo
proseguito
verso Port Glaud, dove ci
siamo fermati a pranzare in un ristorantino
con una
terrazza aperta sul mare e vista sulla piccola Islette. Ultima tappa di
questo
itinerario è stato il Parco
Marino di Port Launay. Dalla strada
si avevano
bellissime vedute della costa incontaminata, protetta dalla barriera
corallina,
contro cui si frangevano le onde impetuose dell’oceano. Ci siamo poi
fermati su
un’ampia spiaggia, frequentata da pochissime persone, in maggioranza
bambini
locali dagli sguardi gioiosi. Qui abbiamo trovato posto all’ombra
dell’ampia
chioma di un albero takamaka e ci siamo concessi un bel tuffo nelle
acque
cristalline.
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5°
giorno
– Le Jardin du Roi e costa meridionale |
In
macchina abbiamo costeggiato la costa orientale, con
belle vedute delle isole del Parco
Marino di Sainte Anne, arrivando
fino ad Ans
du Pins e alla splendida Anse Royale,
protetta dalla barriera
corallina.
Da qui ci siamo recati al Jardin
du Roi, dove vengono
coltivate spezie e frutti tropicali, come vaniglia, cacao,
caffè, zenzero, noce
moscata, ecc.. Anche questa visita è stata gradevolissima e si
è conclusa con
un ottimo frullato di frutta fresca, seduti all’ombra di un patio
con vista
panoramica sulla costa est.
Ritornati verso Anse Royale, ci siamo spinti poi sulla costa
occidentale arrivando ad Anse Takamaka,
con la sua bellissima spiaggia
ornata
da massi di granito, e battuta da onde poderose. La tappa successiva
è stata Anse Soleil.
Raggiungibile dopo un percorso di un paio di km su una
stradina sconnessa
nella foresta, Anse Soleil ci ha accolto con la sua deliziosa spiaggia
bianchissima, ombreggiata da grandi alberi e palme. Abbiamo pranzato
(pesce,
crostacei e sorbetti ai frutti tropicali) sulla terrazza di un
ristorantino che
dava direttamente in spiaggia. Dopo una doverosa sosta in spiaggia e
una
nuotata nelle acque limpide, abbiamo ripreso la via del ritorno verso
Beau
Vallon.
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6° e 7° giorno
– Bird Island |
Nel
primissimo pomeriggio siamo partiti con un piccolo aereo
da 20 posti per Bird Island,
l’isola famosa per le colonie di uccelli.
All’arrivo
al lodge ci è stato assegnato un delizioso bungalow e, dopo aver
sistemato
velocemente i bagagli, siamo usciti per un primo giro orientativo, in
attesa
del tour naturalistico previsto a metà pomeriggio. Ovviamente
quello che ci ha
colpito al primo impatto è stata la grande quantità di
uccelli ed il loro
chiasso incessante, oltre alle spiagge bianchissime, lambite da un mare
trasparente con sfumature chiarissime di azzurro e turchese. Durante il
tour
naturalistico la guida ci ha innanzitutto illustrato le caratteristiche
delle
varie specie di piante e uccelli dell’isola, ci ha mostrato alcuni nidi e ci ha presentato un paio tartarughe
giganti, tra cui la famosa Esmeralda ormai bicentenaria. Il tour si
è concluso
con la visita alla colonia di rondini di mare, posta
all’estremità
nord-orientale dell’isola. Anche se sapevamo che sull’isola arrivano a
nidificare un milione e mezzo di uccelli, lo spettacolo indescrivibile
che ci
si è aperto davanti ci ha colto del tutto impreparati,
lasciandoci senza fiato.
Siamo rimasti per un bel po’ sulla piattaforma di osservazione posta al
margine
dell’ampia zona occupata dalle rondini di mare, incapaci di staccare
gli occhi
da quella moltitudine di pennuti, che riempivano il suolo e l’aria con
voli
dalle traiettorie disordinate, mentre il chiasso del loro garrito ci
lasciava quasi
storditi. Siamo infine ritornati verso il lodge camminando sulla
spiaggia
deserta, mentre l’alta marea cominciava a salire.
La mattina successiva, dopo una deliziosa
prima colazione in
compagnia degli uccellini che giravano tra i tavoli in cerca di
briciole, abbiamo
continuato l’esplorazione dell’isola fino al momento del rientro a
Mahé.
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8° giorno - Beau
Vallon |
Giornata di pioggia e relax.
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9°
giorno
- ritorno a casa |
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Gli hotel |
Aggiungo qualche informazione
sugli hotel che ci hanno ospitato.
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Berjaya
Beau Vallon Resort |
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Struttura in ottima posizione
rispetto alla spiaggia e bene integrata nell’ambiente, malgrado l’alto
numero
delle camere. Le stanze con servizi privati, sono arredate in modo
sobrio e
confortevole e dotate di aria condizionata a controllo individuale,
televisore
con ricezione via satellite, cassetta di sicurezza, asciugacapelli. Le
parti
comuni (reception, bar e ristorante principale) sono in stile
seychellese, cioè
aperte direttamente sull’esterno. Una nota di merito va senz’altro al
numeroso personale,
squisitamente gentile e sempre sollecito e attento alle esigenze degli
ospiti.
Il cibo era vario e ottimo, su cui spiccava il pesce freschissimo e la
deliziosa
frutta tropicale. Le serate erano allietate da musica dal vivo. Il
giudizio
complessivo pertanto è più che buono.
Ottima e impeccabile anche
l’assistenza in hotel sig.a Noria della Mason’s Travel (corrispondente
locale
del tour operator con cui abbiamo prenotato), che ha provveduto, fin
nei minimi
dettagli, a organizzarci l’escursione a Bird Island e a fornirci
informazioni e
consigli utili oltre a risolverci con sollecitudine un piccolo guaio
che
ci è
capitato.
Sulla
spiaggia davanti all’hotel
si trovano i “tavolini-ufficio” di alcuni proprietari di barche che
organizzano
escursioni di pesca d’altura o escursioni con barche con fondo di vetro
al
Parco Marino di Baie Ternay. C’è
inoltre
un centro diving e la possibilità di noleggiare canoe e windsurf
e di praticare
sci d’acqua.
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Bird
Island Lodge |
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Questo piccolo lodge privato è
l’unica possibilità di alloggio sull’isola, che è
visitabile solo dai suoi
ospiti. Oltre alle parti comuni in stile seychellese (senza pareti, ma
aperte
direttamente sull’esterno) dispone di 26 deliziosi bungalow che possono
ospitare fino a 3 persone. I bungalow sono arredati gradevolmente e
sono dotati
di servizi privati con doccia, zona salottino, ventilatore a soffitto,
zanzariere, cassetta di sicurezza e un bel patio. Non ci sono vetri
alle
finestre e la parete frontale non arriva fino al tetto, lasciando
aperta la
parte superiore verso il patio per consentire la ventilazione e avere
temperature
più fresche. Capita perciò frequentemente che entrino in
camera dei gechi (noi
ne avevamo 4 sul soffitto tra la camera e il patio). Dalle parti
aperte, oltre
a gechi, entra anche il chiasso incessante degli uccelli, che continua,
appena
leggermente attenuato, tutta la notte. Segnalo inoltre che i bungalow
non hanno serrature.
Anche qui il personale è
gentilissimo e il cibo ottimo, anche se, visto l’esiguo numero di
ospiti, c’è
una minore varietà di pietanze rispetto al Berjaya Beau Vallon
Resort.
Il Lodge organizza battute di
pesca d’altura.
Agli ospiti viene fornita una
torcia per la sera, in quanto l’esterno del lodge e il sentiero per i
bungalow
non sono illuminati, per non recare disturbo agli uccelli, padroni
incontrastati dell’isola.
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